lunedì 1 agosto 2011

Meditate gente, meditate...

Coma al solito curiosando nei vari blog a noi collegati mi sono imbattutto in questo scritto, dal sito di gente comune.
Buona lettura e speriamo non sia questo il futuro della nostra zona.....

Dal blog di Beppe, il commento al suo post “La neolingua Italiana” della nostra amica Milena Debenedetti, consigliere comunale di Savona del MoVimento 5 Stelle.


Ci fa riflettere su come ci freghiino con le parole. “Riqualificare” è una di queste.
Parola molto subdola che anche qui a Varazze conosciamo molto bene: ci ha portato molto cemento e sta per portarcene altrettanto con l’ operazione retroporto.
Tante belle seconde case di cui siamo pieni e non sentivamo il bisogno.
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“Ho un’altra bella parola per la neolingua: riqualificare.
Suggerisce idea di miglioramento, di promozione, di abbellimento, di restituzione al decoro… in realta’ se cerchi sul dizionario, uno di quei cosi vecchi e spessi, non e’ mica cosi’ chiaro il significato, ne’ cosi’ consueto l’uso. Per forza: e’ neolingua, mica linguaggio primitivo, dei tempi appunto in cui si usavano quei libroni vecchi e spessi con tante parole dentro.

Pero’ l’uso per cui il termine viene ripetuto, come un mantra, come una chiave per superare resistenze mentali, e’ sempre lo stesso: cementificazione e speculazione.

Si prenda una zona degradata (e se non lo e’, la si abbandona a se stessa finche’ lo diventa per forza): un vecchio palazzo, una villa cadente, un pezzo di verde, delle costruzioni tipiche, una zona industriale dismessa, aree agricole incolte, un parco abbandonato, un angolo di spiaggia con le antiche baracche dei pescatori…insomma, qualsiasi luogo abbia uno stile, dei ricordi, un’anima.
Gli si strappi l’anima con le pinze, fino all’ultimo pezzettino, rifiutando qualsiasi ipotesi di recupero o di valorizzazione, e previa lucrosi accordi fra politici, finanza e solite imprese, si seppellisca il tutto sotto una montagna di improduttivo cemento, destinato a rimanere freddo e vuoto.
Ecco. Questo e’ “riqualificazione”.
Se sentite quella parola, cominciate immediatamente a diffidare.
Non c’e’ verso, non ha altri significati che questo”.

Milena Debenedetti

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