domenica 2 dicembre 2012

Carbonari ai Piani.

Sono passati ormai più di 150 anni dai primi moti del risorgimento italiano e la storia si ripete. Ieri nel pomeriggio uno sparuto gruppo di residenti del ghetto insieme ad alcuni villeggianti si sono incontrati in un bar del centro per discutere pubblicamente, testimone un addetto ai lavori della carta stampata.
Solito iter, ennesima disamina del comprensorio nella sua figura spuria di villaggio del far west dove la legge non arriva, un moderno Bronx o se vogliamo giocare in casa una contemporanea Scampia, non ce ne vogliano gli amici partenopei se stavolta siamo noi ad imitarli!
I problemi sono sempre gli stessi, “perché pagare per dei servizi che spettano ai cittadini normali?”, “scarsa considerazione del comune verso questo inutile luogo, bacino di pochi voti” “mancano parcheggi gratuiti essendo la totalità della strada Divieto di Sosta”, il tutto dovuto ad una fumosa convenzione che sembrerebbe… dovrebbe… e che per qualcuno è un paravento per non pagare quello che altri “sventurati polli” firmatari di un fantomatico “Atto Moro” pagano, se poi però ci si allaccia alla fogna “comprensoriale” benché non comprensoriato, beh tutto normale, nel far west si fa così no?
La scintilla scatenante l’ incontro è stata la causa in ballo con il Comune (che ha visto quest’ ultimo condannato in maniera già esecutiva) che verrà ridiscussa in ricorso il 2 Febbraio 2013 ed un’ interpellanza posta da Gentecomune all’ ultimo consiglio comunale trasformata poi in prossimo punto O.D.G. della  ventura adunanza pubblica su richiesta anche di P.D. e gruppo Per Varazze.  La volontà è chiaramente quella di entrare in trattativa con il Comune al fine di fare qualcosa, non solo belle chiacchiere, cosa che poi la giunta in carica aveva promesso. Alcuni condottieri, bravi ad infiammare i cuori ed in puro stile “Armiamoci e partite”, come se si fosse in comizio elettorale, a fare proposte di dissidenza legale sempre nel puro stile di “Vai avanti tu che mi vien da ridere”, altri a soffermarsi sul fatto a chi lasciare la patata bollente stante il ginepraio di responsabilità sapientemente scaricate a mo’ di barile.
Di tutto, la sola “chicca” trapelata: il parcheggio dalla Baia del corvo la prossima stagione sarà con strisce blu a pagamento, ovvio il comune non ha soldi ma se deve spendere per asfaltare e fare cassa, sia mai.

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